Metodo di studio e strumenti compensativi


Alcune ricerche hanno evidenziato che ai DSA si accompagnano stili di apprendimento e altre caratteristiche cognitive specifiche che è importante riconoscere per la predisposizione di una didattica personalizzata efficace.


Cornoldi, Tressoldi, Vio, Tretti (2010) “ Il primo strumento compensantivo per un alunno con dislessia è un efficiente metodo di studio, che deve essere acquisito e conseguentemente insegnato. Dalla scuola o da esperti”.


A differenza degli altri, i DSA, hanno necessità di trarre il massimo rendimento da ogni singola esposizione al materiale di studio Le difficoltà di apprendimento influiscono sulla resa attentiva, a seguito di un esaurimento di risorse cognitive Un buon metodo di studio inizia a scuola e parte da un apprendimento per poi sperimentarsi e personalizzarsi in base alle esigenze e caratteristiche dello studente.


Perché uno studente con Dislessia ha bisogno di un efficiente metodo di studio? Sostanzialmente perché rispetto ai suoi coetanei normolettori non può permettersi di adottare il metodo di studio più diffuso che consiste nel leggere più volte il materiale da studiare, da cui poter eventualmente ricavare riassunti o schemi scritti più o meno ricchi di contenuti, da rileggere prima delle verifiche! DIFFICOLTA’ DI LETTURA= + AFFATICABILITA’ COMPRENSIONE + ELABORAZIONE MENO EFFICACE


Senza un Metodo di Studio appropriato, qualsiasi altro strumento compensativo, anche quello tecnologicamente più avanzato, non sarà sufficiente a «compensare» il disturbo e a consentire quindi la possibilità di apprendere.


Gli strumenti dispensativi e compensativi sono misure e strumenti che aiutano l’alunno con DSA o con altri Bisogni Speciali a ridurne gli effetti del suo disturbo, predisponendo una modalità di apprendimento più adatta alle sue caratteristiche, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
In particolare gli STRUMENTI COMPENSATIVI sono strumenti che permettono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo, facilitando l’esecuzione dei compiti automatici (“non intelligenti”) compromessi dal disturbo specifico, proprio come un paio di occhiali permette al miope di leggere ciò che è scritto sulla lavagna. Per esempio, se l’alunno con Disturbi Specifici di Apprendimento non ha memorizzato l’alfabeto, è possibile fargli visionare le lettere che non ricorda con appositi cartelli o tabelle anche quando già la totalità della classe non usa più questo tipo di supporto; con questo accorgimento, l’alunno ha possibilità maggiori di un successivo apprendimento rispetto ad un isolamento conoscitivo. Tale tecnica ovviamente può essere utile con qualsiasi tipo di apprendimento, per esempio: le tabelline, le figure geometriche, i giorni della settimana ecc.
Le MISURE DISPENSATIVE riguardano la dispensa da alcune prestazioni(lettura ad alta voce, prendere appunti…), i tempi personalizzati di realizzazione delle attività, la valutazione (non viene valutata la forma ma solo il contenuto,…), ecc.